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Bergoglio e l'economia del debito
Ecco perché Bergoglio, criticando l’attuale economia strozzina, rinnega totalmente la parola di Dio Padre.
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Cosa si cela dietro l’assurda religione della TRANSIZIONE GREEN e come il sito dell’EU pubblica dati fuorvianti.

«La narrativa popolare sul cambiamento climatico riflette una pericolosa corruzione della scienza che minaccia l’economia mondiale e il benessere di miliardi di persone.

La fuorviante scienza del clima si è trasformata in una massiccia pseudoscienza giornalistica scioccante.

A sua volta, la pseudoscienza è diventata un capro espiatorio per un’ampia varietà di altri mali non correlati».


John Clauser – Premio Nobel per la Fisica 2022

ueste sono le preoccupate parole del fisico John Clauser, che ha da pochi mesi ricevuto il Premio Nobel per la Fisica, membro della CO2 Coalition e che appartiene alla lunghissima schiera di scienziati di tutto il globo che stanno cercando di far sentire la propria voce in merito alle aberranti falsità che i media main stream e burocrati e politici, teleguidati dai soliti ricorrenti filantropi, stanno somministrando quotidianamente alla popolazione, con fini che non hanno nulla a che vedere con la salvaguardia del clima e del pianeta.

Molto prima di Clauser, una delegazione di circa cinquecento scienziati, tra cui ben sessantadue premi Nobel, aveva già pubblicato nel 1992 un appello contro quella che prevedevano sarebbe diventata un’irrazionale religione del clima.

Solo per citare alcuni:

• Rita Levi Montalcini

• Christian B. Anfinsen

• Jean-Marie Lehn

• Manfred Eigen

• Julius Axelrod

• Baruj Benacerraf

• Philip Anderson

Nel loro appello, gli scienziati scrivevano testualmente:

“Riteniamo irresponsabile manipolare l’opinione pubblica e attizzare il timore di un’imminente catastrofe climatica tra la popolazione”.

Anche il grande fisico americano Freeman Dyson, allievo di Albert Einstein, professore per tutta la vita all’ Institute for Advanced Study di Princeton, e mancato solo due anni fa, si era espresso senza peli sulla lingua:

“Se non sei d’accordo con l’opinione della maggioranza sul riscaldamento globale, sei un nemico della scienza”.

Solo per fare alcuni nomi, in Italia possiamo richiamare i lavori del Prof. Franco Prodi, fratello del politico Romano Prodi (ma fortunatamente di posizione diametralmente opposta in merito alle attuali derive neoliberiste e transumane), ricercatore del CNR e docente di Meteorologia, Fisica, Termodinamica e Geofisica all'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, ha poi ha ottenuto la cattedra di Fisica dell'atmosfera all'Università di Ferrara e ha diretto l'Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima (ISAC) del CNR.

Nel 2019 ha dichiarato:

«dire che siamo noi i responsabili dei cambiamenti climatici è scientificamente infondato». 

Alcune delle molte altre realtà italiane che documentano la non scientificità della relazione tra attività umane e riscaldamento globale sono l’Università di Napoli, centrometeo.com, il geologo Umberto Crescenti, già magnifico rettore a Chieti e Pescara, che ha dichiarato:

«L'Onu manipola i dati, ma è vietato dirlo»

 

Nel 2019 è stato autore di una petizione di 15 professori universitari italiani che invitavano a non cadere nella trappola dei deliri ambientalisti e che è stata sottoscritta da oltre 800 scienziati in tutto il mondo ma totalmente ignorata quando fu inviata al governo italiano, alla Presidenza della Repubblica e al Vaticano.

Ecco cosa ha dichiarato Crescenti in un’intervista al quotidiano Libero del 2020:

«Non si hanno dati certi. Il sole è la causa principale mentre non lo è la anidride carbonica. Non c' è correlazione tra l'aumento di questo gas nell' atmosfera causato dall' uomo e la variazione di temperatura. […] L' economia verde è un business mondiale.

L' alta finanza ci ha scommesso e se sei un ricercatore allineato ottieni finanziamenti, altrimenti è difficile anche diffondere le tue opinioni.

Gli ambientalisti cercano di impedire i nostri congressi.

Legga il libro di Mario Giaccio "Climatismo, una nuova ideologia", è essenziale per capire gli enormi interessi che ruotano attorno al cambiamento climatico. […]

Nel mondo ci sono ottocento scienziati che l'hanno sottoscritta ed è diventata la Petizione dell'Europa sul Clima dal titolo: "Non c' è emergenza climatica".

L'abbiamo indirizzata pure al Quirinale e a vari ministri. […] Solo il Colle ha risposto, dicendo che per i troppi impegni non poteva riceverci. Non ho potuto fare a meno di replicare che il presidente aveva avuto il tempo per incontrare Greta, non esperta di clima, mentre non trovava il tempo di ricevere professori universitari». 

Alla fine di questo articolo potete trovare i link alle fonti sugli argomenti da noi trattati.

Il tema della “maggioranza”, che ha più a che fare con le categorie della politica, non dovrebbe mai essere portato a riferimento quando si parla in nome della Vera Scienza, che è invece basata sul continuo confronto, sulla discussione e sulla revisione.

Quello che conta sono le prove che vengono portate alla discussione e la qualità delle argomentazioni, non la maggioranza delle opinioni, che la storia della scienza ha già, in troppi casi, dimostrato essere smentite dalla concretezza di anche una sola valida tesi, diversa da quelle più diffuse.

Ebbene, ormai quotidianamente, sui media main stream, sentiamo affermare che il 97% degli scienziati mondiali ritenga che ci troviamo in una pericolosa emergenza climatica causata dall’uomo.

In particolare, sono gli attivisti imbrattatori di monumenti dell’organizzazione "Ultima Generazione" che, non sapendo rispondere con i dati effettivi relativi agli studi sul clima, ripetono tale mantra del 97% a chiunque spieghi loro che ci sono eminenti scienziati che dimostrano quanto le loro tesi non siano assolutamente veritiere.

La risposta è sempre, appunto, che a loro non interessa cosa dicano alcuni scienziati, perché il 97% degli scienziati di tutto il mondo conferma la loro tesi.

Il fatto che diano una risposta che non ha nulla di scientifico dimostra quanto le loro teorie manchino di fondamento scientifico e quanto non vogliano, e non possano, entrare nel merito di un aperto normale dibattito con valore di scientificità.

Al di là di quanto abbiamo detto sopra relativamente alla non scientificità del concetto di maggioranza, vediamo di capire da dove arriva quel fantomatico ed eclatante 97%.

Il documento principale che viene citato per sostenere la tesi del 97% fu scritto da John Cook e da alcuni estremisti climatici e pubblicato nel 2013.

Cook ha istituito un progetto definito di “scienza dei cittadini” sui temi climatici con 12 attivisti per il clima volontari carichi dei loro ovvii pregiudizi, molti dei quali non avevano neanche un minimo di formazione scientifica ma vivono solo di attivismo fine a se stesso.

Questi volontari sostenevano di aver “rivisto” abstracts di 11944 articoli sul cambiamento climatico e il riscaldamento globale pubblicati dal 1991 al 2011 per valutare quale fosse il consenso scientifico sul cambiamento climatico.

 Queste le sue parole:

«Abbiamo analizzato un ampio campione della letteratura scientifica sul CC [cambiamento climatico] globale, pubblicato in un periodo di 21 anni, al fine di determinare il livello di consenso scientifico sul fatto che l'attività umana sia molto probabilmente la causa della maggior parte dell'attuale GW (anthropogenic global warming, o AGW)».

 

Tale documento concludeva così:

«Tra gli abstract che hanno espresso una posizione sull'AGW, il 97,1% ha approvato il consenso scientifico. … Tra i documenti che esprimono una posizione sull’AGW, una percentuale schiacciante (97,2% basata su autovalutazioni, 97,1% basata su valutazioni astratte) sostiene il consenso scientifico sull’ AGW».

Leggendo attentamente la frase non può sfuggire la motivazione dell’abnorme errore statistico che sta dietro alla percentuale del 97%.

Infatti, si parla di tale percentuale solo “tra gli abstract che hanno espresso una posizione sull'AGW”, quindi non è la percentuale sul totale degli articoli.

Guardando effettivamente i dati si scopre, quindi, che ben 7930 degli 11944 esaminati, non hanno minimamente preso posizione su tale tema e quindi sono stati bellamente esclusi dal conteggio.

Se la percentuale viene quindi calcolata sul totale degli articoli, come dovrebbe ovviamente essere, precipita dal 97% al 32,6%.

Il documento di Cook affermava quindi, falsamente, che il 97% dei documenti esaminati dai revisori avevano esplicitamente approvato l'opinione che gli esseri umani stessero causando la maggior parte del riscaldamento degli ultimi 150 anni.

Inoltre, quella percentuale del 32,6%, scende ulteriormente se si considera che il documento era basato su tre categorie di approvazione del fatto che il cambiamento climatico fosse causato dall’uomo.

Come si può vedere, solo la prima categoria corrisponde all’affermazione esplicita secondo cui l’uomo sia la causa principale dell’attuale riscaldamento climatico, in quanto recita:

Afferma esplicitamente che gli esseri umani siano la causa principale del recente riscaldamento globale.”

Ma la seconda e la terza categoria includerebbero la maggior parte degli scettici sulla relazione diretta tra l’attività dell’uomo e il riscaldamento globale attuale, esse infatti recitano:

“Afferma esplicitamente che sia un fatto noto che l’uomo stia causando il riscaldamento globale o riferisce di riscaldamento globale antropogenico o cambiamento climatico.”

e proseguendo:

“Sottintende implicitamente che gli uomini stiano causando il riscaldamento globale. Es: la ricerca assume che le emissioni di gas serra causino il riscaldamento senza però affermare esplicitamente che l’uomo ne sia la causa.”

Come vediamo, quindi, la seconda categoria di quel 32,6% si limita ad affermare che sia un fatto notorio che l’uomo possa incidere sul riscaldamento globale, ma senza entrare nel merito del quantum, e quindi dell’impatto grande, o magari infinitesimo, che l’uomo possa avere sul riscaldamento.

La terza categoria si basa più sul fatto che le emissioni di gas serra possano causare il riscaldamento globale senza dichiarare che questo sia dovuto all’uomo.
Riguardo questo punto bisogna rilevare che i gas serra sono sempre esistiti normalmente in natura – anche in quantità maggiori rispetto a oggi – anche senza alcuna attività dell’uomo e sono proprio uno degli elementi che hanno consentito al pianeta di autoregolare la temperatura in modo naturale da sempre.

Senza i gas serra non potremmo esistere neanche noi, gli animali e i vegetali per come li conosciamo.

Quando sentite qualcuno citare quel fantomatico 97%, ricordatevi quindi che si sta parlando di una percentuale sicuramente inferiore al 32,6% e che, in ogni caso, ciò non conterebbe nulla comunque, perché la scienza del clima è fatta di prove e numeri fisici, come quelli che vedremo più avanti, non di percentuali di opinioni, che vanno invece relegate ad altre materie.

Ma da chi sono finanziati gli attivisti di "Ultima Generazione" che esprimono il proprio dissenso deturpando i monumenti sulla base delle falsità che abbiamo appena esposto?

L’organizzazione italiana “Ultima Generazione” fa parte di una rete internazionale di campagne di disobbedienza chiamata "A22", che comprende anche altre realtà in vari paesi. Sullo stesso sito di Ultima Generazione viene confermato che fanno parte di A22 e, nella FAQ relativa ai finanziamenti la risposta ufficiale da loro pubblicata è la seguente:

“Ogni campagna aderente alla rete A22 ha un proprio sistema di crowdfunding per sostenere le spese legali delle azioni.
Il Climate Emergency Fund fornisce la maggior dei finanziamenti per il reclutamento, la formazione, il rafforzamento delle capacità di ogni campagna”.


Da quanto dichiarano si evince chiaramente che raccolgono fondi dalle donazioni per coprire le spese legali dovute alle conseguenze delle loro azioni contro il patrimonio artistico o altro, ma che il finanziatore che sta dietro la macchina di reclutamento, formazione e rafforzamento, è il Climate Emergency Fund.

Il Climate Emergency Fund (CEF) viene fondato nel 2019 da Trevor Neilson, storico strettissimo collaboratore del solito Bill Gates che è anche uno dei principali finanziatori dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità). Altri fondatori sono Aileen Getty, e Rory Kennedy.

Il CEF raccoglie donazioni da vari cosiddetti “filantropi”, tra cui il regista hollywoodiano Adam McKay, gli attori Jeremy Strong e Thomas Meddleditch e le attrici Chelsea Handler e Abigail Disney, nipote del celebre Walt.

Tra i finanziatori risulta anche il ricorrente magnate George Soros, fondatore delle Open Society Foundations che dichiaratamente sostengono finanziariamente i gruppi di società civile in tutto il mondo, con l'obiettivo di promuovere la giustizia, l'istruzione, la sanità pubblica e i media indipendenti.

Possiamo immaginare quale sia l’indipendenza dei media sostenuti da Soros, dato che le sue fondazioni finanziano la rete dei cosiddetti "Fact Checkers" che si occupano di censurare sui media e sui social network chiunque esprima un’opinione critica o in dissenso con il pensiero unico del mani stream; alla faccia dell’indipendenza!

Una delle agenzie finanziate è l’italiana Open di Enrico Mentana.
Soros, con la Soros Foundation, è anche finanziatore dell’Accademia Ungherese delle Scienze, la più importante e prestigiosa società scientifica dell'Ungheria, i cui principali compiti sono: coltivare la scienza, diffondere le scoperte scientifiche, sostenere ricerca e sviluppo, rappresentare la scienza e la tecnologia ungherese a livello nazionale e in tutto il mondo.

Questo la dice lunga su come possiamo considerare effettivamente indipendente ciò che ci viene quotidianamente propinato in nome della scienza.

Ma torniamo al Climate Emergency Fund, alla radice si tratta di un movimento politicizzato, che vede tra i finanziatori anche Susie T. Buell, una donatrice democratica, la Marin Community Foundation, che è presieduta da Mark Buell, marito di Susie. Entrambi sono finanziatori della Democracy Alliance, organizzazione filantropica legata al Partito Democratico americano.

Dallo stesso partito, lo scorso anno, sono arrivati anche fondi tramite la Onward Together, organizzazione fondata da Hillary Clinton e da Howard Dean, ex presidente del Comitato Nazionale Democratico.
Comprendendo chi siano i finanziatori non è necessario scomodare ipotesi di complotto per capire che si tratta delle stesse persone che stanno muovendo, con meticolosa puntualità, le pedine della famigerata agenda 2030, con la quale si sta compiendo un’ulteriore violenta azione di impoverimento della popolazione a vantaggio dell’élite, di eliminazione della proprietà privata (ovviamente non di quella degli esponenti dell’élite che invece ne saranno arricchiti) e del denaro contante.

Le imposizioni dell’Agenda Green per la cosiddetta transizione ecologica sono pesantissime, in termini di adeguamento delle case, dei veicoli, dei cibi e degli stili di vita.
Tanto pesanti che la maggior parte delle persone non potranno sostenerne i costi imposti.

Ecco allora che arriveranno grossi gruppi finanziari a proporre di intervenire sulle vostre abitazioni per adeguarle ma, in cambio, vorranno che le cediate per poi pagarne una sorta di canone di affitto, che vi faranno credere “agevolato”, dato che gli avete ceduto l’immobile.

Stretti tra tale proposta e l’alternativa di dover adeguare l’immobile di tasca propria o uscir di casa, molti saranno costretti ad accettare. In ogni caso tutti si troveranno con l’immobile totalmente svalutato sul mercato se non viene adeguato alla normativa green, consentendo ancora una volta alle finanziarie immobiliari di fare man bassa, per poi affittare gli immobili appena acquistati a prezzo di saldo.

Anche le nuove auto green, dai prezzi sempre più proibitivi, necessarie per muoversi nelle città che si trasformeranno in isole verdi come sta succedendo ora per Roma, saranno fornite sempre più con formule di noleggio a lungo termine, ovviamente dotate degli ultimi sistemi di sicurezza permanentemente connessi, con i quali si è sempre tracciati in ogni azione alla guida.

Ecco come si mette in atto la depredazione della proprietà privata promossa dal Grande Reset di Klaus Schwab, patron del World Economic Forum, che con i suoi compari dell’élite neoliberista e transumanista si muove con il motto:

“You’ll own nothing and you’ll be happy!”

(Non possiederai nulla e sarai felice!)

Ma non preoccupatevi, in caso poi non foste così felici come ci si potrebbe aspettare, lo stato vi verrà incontro come emerso da un recente sondaggio in Canada – paese guidato dal progressista Justin Trudeau – da cui emerge che un canadese su tre si dichiarerebbe favorevole al suicidio assistito per poveri e senza tetto.

Lo scenario che si sta concretizzando è da film dell’orrore sul post-umano, con un’élite burocratico-finanziaria sovranazionale che sta sempre più depredando la popolazione a suon di emergenze fasulle o preconfezionate, i cui rimedi vanno sempre nella direzione dell’impoverimento e del controllo delle masse, con relativa negazione dei diritti garantiti dalle costituzioni nazionali – come accaduto con il Green Pass e come accadrà a breve con il passaporto sanitario e la politica dei crediti di carbonio personali – appiattendo e annientando le identità nazionali, le tradizioni locali e la sovranità popolare.

Chi si vorrà adeguare sarà reso servo in questo nuovo feudalesimo.

Chi non si sentirà più di vivere in tale condizione, invece di essere aiutato dallo stato ad affrontare le difficoltà, sarà agevolato a passare a miglior vita tramite il suicidio assistito.

Il risultato sarà la vittoria dell’élite nel nuovo ordine mondiale, costituito di pochi privilegiati e loro servi soggiogati, coloro a cui non andrà bene tutto ciò si autoelimineranno dalla partita passando a sicura miglior vita.

Quelli sopra elencati son alcuni dei motivi per cui, sempre più persone – come il sottoscritto – stanno cercando di contribuire alla diffusione delle importanti informazioni necessarie alla presa di coscienza di ciò che, ormai senza più alcun dubbio, si sta profilando per la popolazione mondiale.

È sempre più urgente che le masse aprano gli occhi e, per amore di sé stessi e dei propri figli e nipoti, agiscano immediatamente diffondendo conoscenza, per evitare che il progetto dell’élite trovi compimento già da ora.

I figli delle nostre generazioni non potranno mai perdonarci di averli lasciati in un modo come quello che si sta rapidamente realizzando.

Gli attivisti di "Ultima Generazione" dovrebbero aprire gli occhi e rendersi conto che, se c’è un problema reale per le generazioni future, non è tanto il cambiamento climatico, quanto il progetto dei loro stessi finanziatori, che li stanno strumentalizzando per portare a termine il loro disegno neoliberista transumano.

La CO2 è il punto chiave su cui si gioca tutta la partita della transizione ecologica; secondo i sostenitori della teoria della responsabilità dell’uomo sull’attuale riscaldamento globale, sarebbe l’aumento delle emissioni del gas serra CO2 (anidride carbonica), causato dalle attività umane degli ultimi due secoli, ad avere portato al repentino riscaldamento dell’atmosfera che sarà assolutamente catastrofico e irreversibile se non si interviene immediatamente e con rimedi drastici.

Tale tema viene spiegato anche sul sito ufficiale della Comunità Europea alla pagina dedicata alle cause del riscaldamento:

https://climate.ec.europa.eu/climate-change/causes-climate-change_it

Nella pagina vengono fatte affermazioni assolute senza alcuna prova scientifica e altre false o totalmente svianti per il lettore che non fosse a conoscenza delle tematiche.
La prima “furberia” sviante che vogliamo segnalare è la subdola spiegazione dei cosiddetti gas serra, che recita:

“La causa principale dei cambiamenti climatici è l'effetto serra. Alcuni gas presenti nell’atmosfera terrestre agiscono un po’ come il vetro di una serra: catturano il calore del sole impedendogli di ritornare nello spazio e provocando il riscaldamento globale.

Molti di questi gas sono presenti in natura, ma le attività umane fanno aumentare le concentrazioni di alcuni di essi nell’atmosfera, in particolare:
l'anidride carbonica (CO2)
il metano
l'ossido di azoto
i gas fluorurati.
La CO2 prodotta dalle attività umane è il principale fattore del riscaldamento globale. Nel 2020 la concentrazione nell'atmosfera superava del 48% il livello preindustriale (prima del 1750)
Altri gas a effetto serra vengono emessi dalle attività umane in quantità inferiori. Il metano è un gas con un effetto serra più potente della CO2, ma ha una vita atmosferica più breve. L'ossido di azoto, come la CO2, è un gas a effetto serra longevo che si accumula nell'atmosfera per decenni e anche secoli”.

 

Chiunque legga queste parole ne evince che l’anidride carbonica (CO2) sia il principale gas serra imputato per il riscaldamento globale e che, in particolare, lo sia quella prodotta dalle attività umane degli ultimi secoli.

Vediamo ora come questa interpretazione sia assolutamente falsa e non corrispondente alla realtà.

Sulla pagina del sito della Comunità Europea si evita furbamente e colpevolmente di menzionare il principale gas serra che è presente in quantità enormemente superiori a quelle della CO2, cioè il vapore acqueo, che rappresenta una fetta variabile dal 60% al 95% dei gas serra, relegando a percentuali che vanno dal 3.5% al 28% il secondo che è, appunto la CO2.

Oltre a essere abbondantemente il più presente, il vapore acqueo è anche il più potente dei gas serra, con un valore di energia radiante di 75W/m2 contro i 32W/m2 della CO2.

Additare la CO2 come principale colpevole del riscaldamento globale è quindi, già di per sé, una cosa senza senso, se poi consideriamo che, di tutta la CO2 presente in atmosfera, solo una percentuale che va dallo 0.117% allo 0.934% è quella generata dalle attività umane mondiali, delle quali, solo una minima parte, è imputabile alle attività Europee.

Il sito della comunità Europea allarma su un aumento della CO2 antropogenica pari al 48% negli ultimi 270 anni, quindi, leggendo quanto comunica la Comunità Europea si è portati a credere che, se la CO2 è il principale gas serra ed è aumentato del 48% per via delle attività umane dal 1750, vi sia effettivamente stato un incremento enorme per colpa dell’uomo.

Ma tutto questo è totalmente falso e sviante, dato che, considerando i valori corretti dei gas serra che abbiamo riportato sopra, l’incremento della CO2 sul totale dei gas serra incide solo in modo infinitesimale. Di questo, la percentuale di cui sarebbe responsabile l’EU è assolutamente insignificante dato che si attesta attorno allo 0.036%.

Per meglio rendere l’idea della reale proporzione rispetto alla narrazione sviante dell’EU e di molti media main stream, abbiamo rappresentato le percentuali di cui sopra nel seguente grafico.

Per non scontentare nessuno abbiamo sviluppato il grafico basandoci sul valore di vapore acqueo pari al 77,5%, che è l'esatto valore medio tra i due estremi del 60% e 95% della forbice scientificamente plausibile.
Come si può chiaramente vedere, la parte del leone nei gas serra è svolta dal Vapore Acqueo (blu), seguito dalla CO2 naturale (verde), quindi non dipendente dalle attività umane, seguiti da altri gas serra (azzurro) come il Metano, il Protossido di Azoto e altri.

È evidente come la CO2 causata dalle attività umane (antropica) incida in maniera irrisoria sul totale dei gas serra. In giallo abbiamo rappresentato quella del resto del mondo (0,49%), mentre il piccolo rettangolino rosso rappresenta l’incidenza della CO2 generata dall’uomo in Europa, pari allo 0,036%. Questa percentuale precipita addirittura allo 0.0082% se si considera il vapore acqueo al 95%. 

A questo punto è facilmente comprensibile quanto non abbia alcun senso accanirsi sulla vita, le proprietà e i risparmi dei cittadini europei per cercare di ridurre leggermente la dimensione di quel minuscolo rettangolo rosso, in quanto ininfluente rispetto alla totalità dei gas serra naturali, lo stesso dicasi per la parte in giallo relativa al resto del mondo.

Tantopiù se si considera che, come vedremo più avanti, la terra si trova ora con i livelli di CO2 più bassi della sua storia, e quindi non certo in una situazione dove sia necessario creare un allarme per ridurla ulteriormente data la sua importanza per la vita delle piante e di tutto l’ecosistema.

Ci troviamo quindi in una situazione nella quale, sulla base di dati falsi e furbamente mal riportati, si sta stravolgendo ogni aspetto della vita, delle abitudini, della cultura alimentare e lavorativa, depredando risorse economiche per miliardi di euro alle classi più deboli dei cittadini Europei a vantaggio dei soliti noti, per una rivoluzione green che non cambierà assolutamente nulla in termini di riscaldamento globale.

In tutto questo, Cina e India se la ridono, sapendo che è tutta una farsa non stanno muovendo un dito verso la direzione green, anzi, inquinano sempre più e senza regole per produrre le auto green, i pannelli fotovoltaici e tutto ciò di green che noi occidentali saremo obbligati ad acquistare da loro, per portare a compimento il disegno del grande reset, che schiavizzerà entro una manciata di anni i cittadini con i cosiddetti “crediti di carbonio” personali, una follia basata su nulla di scientifico, come il green pass pandemico, atta a privare l’individuo dei fondamentali diritti e a controllarlo in ogni aspetto dell’esistenza condizionandone ogni scelta.

I sostenitori dell’allarme climatico si basano prevalentemente sui modelli matematici pubblicati dal IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), che fa capo anche all’ONU.

Tali modelli, totalmente basati su calcoli matematici, cercano di prevedere quale sarà l’andamento della temperatura globale nei prossimi anni.

Dal grafico si può vedere chiaramente come, la linea rossa, corrispondente alla previsione di aumento della temperatura globale basata sui modelli matematici dell’IPCC, dall’anno 1997 in poi sia assolutamente irrealistica se paragonata con le effettive osservazioni e rilevazioni poi effettuate realmente con palloni atmosferici (cerchi verdi), satelliti meteo (quadrati blu), e rianalisi climatiche (rombi viola).

Come è possibile dire di basarsi sul rigore della scienza quando, di fronte a quattro fonti di dati, di cui ben tre sono effettivi rilevamenti strumentali, si considera come valido solo il quarto, che è un modello matematico creato da uomini – quindi passibile di fallacità – e totalmente discordante con gli altri tre?

Dove è finito il principio scientifico base che l’osservazione dei fenomeni? 

È ovvio che, basandosi su tali calcoli totalmente errati, si arriva a prevedere un aumento di temperatura per i prossimi anni che può suscitare allarmismo, ma la realtà di ciò che sta accadendo è quella effettivamente rilevata e non quanto riportato da un modello matematico farneticante.
Oltre a quanto abbiamo spiegato sopra relativamente alla CO2, non possiamo non sottolineare un fattore fondamentale totalmente ignorato da chi considera meramente l’aumento di CO2 come fattore pericoloso.
Gli scienziati del clima hanno infatti determinato, in modo assolutamente concorde da entrambe le parti, che l'effetto di riscaldamento di ciascuna molecola di CO2 diminuisce in modo significativo (logaritmicamente) all'aumentare della sua concentrazione.
Questo è uno dei motivi per cui non c'è stato un riscaldamento incontrollato per l'effetto serra quando la concentrazione di CO2, in passato, si avvicinava a 20 volte quella di oggi.

Questo fatto scomodo, per quanto importante, è tenuto ben nascosto e raramente menzionato, perché mina la teoria del futuro cambiamento climatico catastrofico.

Come si può vedere dal grafico, infatti, più aumenta la concentrazione di CO2, più si riduce l’effetto riscaldante di ogni molecola di della stessa.

La linea blu del grafico mostra la variazione della trasmissione termica dalla terra allo spazio,  che effettivamente si riduce man mano che sale la concentrazione di CO2, indicando quindi un aumento dell'effetto riscaldante sul pianeta, dato che meno calore viene radiato nello spazio.

Ma è evidente come la linea si mantenga quasi orizzontale nonostante la concentrazione di CO2 sia cresciuta di ben 10 volte (da 100ppm a 1000ppm). Inoltre, gli incrementi sono talmente piccoli che è stato necessario moltiplicarli per un fattore 100 per poterli rendere apprezzabili graficamente.

Ecco il commento al grafico da parte del Dr. William Happer, fisico americano specializzato nello studio della fisica atomica, dell'ottica e della spettroscopia. Professore di fisica emerito presso l'Università di Princeton e membro a lungo termine del gruppo consultivo JASON, dove ha aperto la strada allo sviluppo dell'ottica adattiva:

«Ma man mano che si aggiunge più CO2 entra in gioco una legge di rendimenti decrescenti. La curva blu è quasi piatta per le attuali concentrazioni di CO2, quindi l'effetto serra è molto insensibile ai cambiamenti nelle concentrazioni di CO2. Nel gergo del trasferimento radiativo si dice che l'effetto serra è "saturato"».

La concentrazione attuale è tra le 400 e 500ppm (parti per milione) – corrispondenti alla zona centrale del grafico – come si può vedere, anche se la concentrazione totale di CO2 fosse dimezzata a 200ppm o raddoppiata a 800ppm, la linea blu relativa alla trasmissione termica che causa l’effetto serra sul pianeta avrebbe una variazione quasi nulla.

Facciamo notare che 150ppm sarebbe la soglia minima sotto al quale le piante non potrebbero sopravvivere perché la CO2 è indispensabile per la funzione clorofilliana.

La realtà è che la temperatura del pianeta in passato ha raggiunto livelli ben più alti di quelli attuali ed è pesantemente influenzata anche da altri fattori, oltre l’effetto serra, che, comunque, abbiamo visto essere minimamente influenzato dalla concentrazione di CO2 e, tantomeno, dalla percentuale di CO2 antropogenica (prodotta dall’uomo).

Il seguente grafico mostra come la concentrazione di CO2 sia crollata nel corso degli ultimi 140 milioni di anni.

La linea nera tratteggiata mostra la proiezione della caduta di CO2 basata sull’andamento di quella naturale, non generata dall’uomo, dato che nei milioni di anni precedenti l’uomo non poteva produrre CO2. Come si vede chiaramente, il rischio per il pianeta è semmai quello di una carenza si CO2 che, se arrivasse sotto la soglia limite di 150ppm (linea rossa), sterminerebbe anche la vegetazione.

Il seguente grafico mostra i 10.000 anni di variazioni di temperatura dalla fine dell'ultima era glaciale, con oscillazioni di temperatura piuttosto grandi, molto maggiori di quelle osservate negli ultimi 150 anni.

Ognuna di queste variazioni verso l'alto o verso il basso è stata causata interamente da forze naturali.

Coloro che promuovono l'idea che le azioni dell'uomo siano il motore principale dei recenti cambiamenti di temperatura devono riuscire a dimostrarci che quelle forze naturali abbiano improvvisamente e inspiegabilmente cessato di funzionare all'inizio del 20° secolo e che le emissioni umane siano ora le principali responsabili.

I periodi di glaciazione sono su cicli di 100.000 anni, guidati da forze naturali al di fuori del nostro controllo. Gli interglaciali più caldi durano da 10.000 a 15.000 anni.

È importante sottolineare che ora siamo a circa 11.000 anni nel nostro attuale periodo interglaciale, che potrebbe terminare entro il prossimo secolo o durare altre migliaia di anni. In ogni caso, il benefico calore interglaciale di cui stiamo godendo ora finirà ad un certo punto in un futuro non troppo lontano (in senso geologico).

Quando la prossima era glaciale scenderà su di noi, sarà una vera apocalisse climatica accompagnata da fallimenti dei raccolti, carestie, emigrazione di massa dalle regioni più fredde a quelle più calde e perdita di popolazione senza precedenti.

Guardando agli ultimi 4.000 anni di clima e storia, durante i periodi freddi accadono cose brutte, cose molto brutte. I periodi più freddi hanno portato gravi difficoltà e morte, ma la discesa in una vera era glaciale sarebbe orribile per l'umanità e non c'è niente che possiamo fare per fermarla.

Ci stiamo preoccupando di incrementi di temperatura dell’ordine dei decimi di grado, eppure, l’ultima era interglaciale (periodo Eemiano) ha segnato temperature più alte di ben 8°C rispetto alle attuali ma la Groenlandia non sciolse la propria calotta di ghiaccio (perse solo un quarto della massa totale) e gli orsi polari sopravvissero al periodo caldo Eemiano.

Una delle grandi variazioni cicliche che influenzano il nostro pianeta è quella oggi conosciuta come Cicli di Milankovitch.

I cicli glaciali-interglaciali sono controllati dai cambiamenti nell'inclinazione della Terra e

nella forma della sua orbita che si verificano in cicli prevedibili.

L'eccentricità dell'orbita ellittica della Terra (cioè quanto la forma dell'orbita differisce da un cerchio perfetto) varia in cicli di 100.000 anni.
L'inclinazione o obliquità dell'asse terrestre varia in cicli di 41.000 anni. Anche la Terra oscilla su un ciclo di 26.000 anni che provoca un fenomeno noto come "precessione degli equinozi".

Gli effetti di questi cambiamenti astronomici a lungo termine sono stati recentemente confermati anche dalle analisi dei carotaggi nei sedimenti dei fondali oceanici da parte di Jim Hays, John Imbrie e Nicholas Shackleton, che pubblicarono i loro risultati su Science nel 1976.

I cicli di Milankovich sono tutt’ora alla base dello sviluppo di modelli matematici dai quali sono emerse alcune eccezioni che gli scienziati stanno approfondendo, e sono una assoluta argomentazione che andrebbe dibattuta in un confronto scientifico aperto, dato che dimostrerebbe come i cambiamenti nella concentrazione di CO2 non possano essere stati la ragione principale del riscaldamento e del raffreddamento nel tempo geologico.

Alla luce di quanto esposto voglio riportare ancora la frase che la EU sfoggia sul proprio sito:

“La CO2 prodotta dalle attività umane è il principale fattore del riscaldamento globale.”

Lascio al lettore le conclusioni sulla veridicità di ciò che viene ufficialmente propinato alla popolazione, tantopiù che la comunità scientifica, per prima, ritiene quella della CO2 antropica una questione sulla quale non ci sono assolutamente certezze e difficilissima da quantificare effettivamente.

La frase pubblicata sul sito della EU deve quindi farci diffidare anche solo per la sua imposta perentorietà che non ha nulla di scientifico.

Inoltre, data la misera percentuale di CO2 antropica prodotta dall’EU, pari allo 0.036%, e gli altri fattori naturali che da milioni di anni comportano i cicli del riscaldamento globale, ci appare assolutamente utopico e strumentalizzato il seguente obiettivo dichiarato sempre sul sito delle EU:

“Per questo motivo la comunità internazionale ha riconosciuto la necessità di mantenere il riscaldamento ben al di sotto dei 2ºC e di proseguire gli sforzi per limitarlo a 1,5°C”.

Con gli elementi che abbiamo, l’unica conclusione cui si può effettivamente arrivare è che, se vi sarà o no un aumento superiore ai 2°C, questo sarà dovuto quasi totalmente alle cause presenti da millenni e solo in infinitesima parte dalle emissioni di CO2 della EU.

Cercare di contrastare l’aumento di temperatura è quindi uno spreco inutile di soldi ed energie che andrebbero invece dedicati immediatamente a creare le infrastrutture che possano ridurre al minimo i danni causati da temporali o da periodi secchi, che vanno contrastati tramite la realizzazione di invasi per la conservazione dell’acqua che cade abbondante nei temporali, per la riparazione di una rete idrica colabrodo che spreca quantità enormi di acqua preziosa e per l’utilizzo di tecnologie d’irrigazione intelligente, a goccia, che portano un risparmio astronomico di acqua nelle grandi coltivazioni.

Ma siamo in un’epoca in cui la scienza in quanto tale non ha più voce in capitolo, essendo sostituita del pensiero unico con secondi fini dell’élite che controlla politici e media main stream, che si riempiono la bocca con la parola “scienza” proprio nello stesso momento in cui additano come “negazionisti” emeriti scienziati e premi Nobel, che hanno valide ragioni per aprire un dibattito veramente scientifico e le cui vite e carriere possono essere diffamate e distrutte in un baleno se non si adeguano alle imposizioni del pensiero unico, esattamente come successo con il Covid-19 e l’imposizione del vaccino sperimentale che non ha fermato il contagio e, anzi, sta generando un’ecatombe di morti improvvise per patologie cardiache, soprattutto tra i giovani che avevano un rapporto rischio beneficio per il Covid-19 che scientificamente non avrebbe mai dovuto portarli alla vaccinazione, e devastando le vite dei danneggiati da vaccino come dimostrato nel documentario che abbiamo pubblicato nel nostro articolo dedicato.

Nell’attuale propaganda della religione climatica non possiamo non rilevare un perfetto parallelismo con quanto è stato messo in atto a livello di comunicazione e censura sulla vicenda pandemica, in cui le voci di eminenti scienziati che avessero ragioni per non essere allineati con il pensiero unico, che ha visto negare le cure domiciliari, sterminando con paracetamolo e vigile attesa migliaia di persone che sarebbero state curabili, come lo sono state le molte migliaia i cui medici hanno deciso di non stare inermi e inerti e di applicare contro la Sars Cov-2 almeno le terapie già note per la precedente Sars Cov-1 e per le infezioni respiratorie.

Altrettanto dicasi per la religione vaccinale Covid-19, i cui risultati fallimentari sulla mancata protezione contro il contagio sono emersi immediatamente, ma che ha però portato a istituire il Green Pass e a fare che prezzolati tele-virologi, politici, e lo stesso presidente del consiglio Mario Draghi, additassero come untori tutti coloro che non volevano farsi iniettare il siero magico, togliendo loro la libertà e i fondamentali diritti civili, come quello al lavoro o alla visita dei parenti ricoverati.

Se non fermiamo immediatamente questa insulsa, scriteriata e criminale rivoluzione green, assisteremo alla privazione dei diritti fondamentali, della proprietà privata e dei risparmi di milioni di persone per ingrassare ulteriormente i soliti noti burocrati, banchieri, magnati e filantropi che avranno fatto un’ulteriore mossa per rafforzare il moderno feudalesimo, nel quale siamo sempre più tutti servi senza possibilità di esprimerci, muoverci e realizzare nulla che non sia voluto dai nuovi Signori.

Quando fummo privati delle libertà durante la pandemia cercai di far comprendere a diversi interlocutori, sostenitori convinti delle pratiche del governo e della immotivata criminalizzazione e discriminazione dei non vaccinati, che il problema non era tanto quello del vaccino, ma della pericolosa deriva che il sistema stava prendendo nella privazione delle libertà e dei diritti dei cittadini, spiegando loro che ciò avrebbe potuto essere applicato anche nei loro confronti, in futuro, per altri motivi, facendo passare loro dalla parte dei discriminati.

Ebbene, purtroppo i tempi non si sono fatti attendere, e ora sta accadendo lo stesso in merito a questa famigerata e insulsa “transizione ecologica”, che in realtà è una transizione economica che danneggerà pesantemente anche chi criminalizzò e discriminò i non vaccinati. 

Bisogna che sempre più persone aprano gli occhi sulla realtà dei fatti e delle evidenze che possiamo già toccare con mano, non stiamo parlando di complotti ma di programmi, documenti e organizzazioni finanziarie e burocratiche sovranazionali, non democraticamente elette, di cui chiunque può prendere atto in qualsiasi momento.

Link riferiti all’articolo:

https://climate.ec.europa.eu/climate-change/causes-climate-change_it

https://www.unina.it/-/26486448-riscaldamento-globale-e-tutta-colpa-del-sole

https://co2coalition.org/

https://co2coalition.org/publications/nobel-laureate-john-clauser-elected-to-co2-coalition-board-of-directors/

https://iopscience.iop.org/article/10.1088/1748-9326/8/2/024024

https://www.science.org/doi/10.1126/science.1103618

https://link.springer.com/article/10.1007/s13143-017-0070-z

https://www.ncei.noaa.gov/products/paleoclimatology/ice-core

https://journals.ametsoc.org/view/journals/clim/22/14/2009jcli2816.1.xml

https://journals.ametsoc.org/view/journals/clim/22/14/2009jcli2816.1.xml

https://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=&cad=rja&uact=8&ved=2ahUKEwiMsPqDvujyAhUGFVkFHUhFABAQFnoECAcQAQ&url=https%3A%2F%2Fvincentarelbundock.github.io%2FRdatasets%2Fdoc%2FDAAG%2FedcT.html&usg=AOvVaw0e5rOEnmy2cKE3XKXVEL3s

https://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=&cad=rja&uact=8&ved=2ahUKEwijk8uDxOjyAhV2GVkFHXt_ADgQFnoECAMQAQ&url=https%3A%2F%2Fwww.nature.com%2Farticles%2Fnature11789&usg=AOvVaw1ekr50GiqcKXI49kNPoEVX

https://www.universetoday.com/39012/milankovitch-cycle/

https://climate.nasa.gov/news/2948/milankovitch-orbital-cycles-and-their-role-in-earths-climate/

http://www.centrometeo.com/articoli-reportage-approfondimenti/climatologia/5845-effetto-serra-attivita-umane-come-stanno-le-cose

https://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/13557411/riscaldamento-globale-geologo-uberto-crescenti-onu-manipola-dati-vietato-dirlo.html

Home » Articoli »Cosa si cela dietro l’assurda religione della TRANSIZIONE GREEN e come il sito dell’EU pubblica dati fuorvianti.

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