La CO2 generata dall’uomo in Europa è solo lo 0,036% di tutti i gas serra.
Cosa si cela dietro l’assurda religione della TRANSIZIONE GREEN e come il sito dell’EU pubblica dati fuorvianti.
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-Papale papale-

Ecco perché Bergoglio, criticando l’attuale economia strozzina, rinnega totalmente la parola di Dio Padre.

«C’è l’economia concreta fatta di volti, sguardi, persone, di piccole banche e imprese, e c’è l’economia tanto grande da sembrare astratta delle multinazionali, degli stati, delle banche, dei fondi d’investimento; c’è l’economia del denaro, dei bonus e di stipendi altissimi accanto a una economia della cura, delle relazioni umane, di stipendi troppo bassi per poter vivere bene».

 

Jorge Mario Bergoglio

lla recente quarta edizione dell’incontro annuale “The Economy of Francesco”, tenutasi ad Assisi lo scorso 6 Ottobre, Bergoglio chiede ai giovani di impegnarsi per modificare l’attuale sistema economico, che è totalmente sproporzionato a favore dell’élite finanziaria di pochi ricchi e votato al depredamento delle risorse dei popoli e alla sopraffazione dei poveri.

Bergoglio, inoltre, sottolinea ai giovani economisti:

«tutto questo non è economia, è solo prepotenza, violenza, è solo un assetto predatorio da cui liberare l’umanità».

L’intervento di Francesco è infarcito di buoni propositi e innegabili verità, in condanna all’economia finalizzata alla produzione e vendita di armi e a quella che non ascolta i poveri e gli esclusi. Chiunque non appartenga alle élite sopra citate non può che condividere il pensiero di Bergoglio e ringraziarlo per aver rimarcato uno dei problemi principali del mondo attuale, che allontana dalla dignità miliardi di persone e tiene sotto scacco la quotidianità di altrettante, a vantaggio di pochi eletti.

Come sempre, con metodo metapseudico, vediamo però di andare all’origine di questa forma di dominio e sopraffazione ben descritta da Bergoglio.

Per farlo, dobbiamo semplicemente recuperare la Bibbia che abbiamo in casa e leggere la parola di Dio.

A scanso di fraintendimenti e strumentalizzazioni, voglio precisare sin da subito che, quanto qui esposto, non ha la benché minima vena di antisemitismo (sentimento assolutamente lontano da chi scrive) ma si limita a citare quanto riportato nel testo biblico e i nomi degli esponenti ai vertici delle principali organizzazioni mondiali. Quanto riportato riguarda i vertici mondiali in quanto tali, che decidono le sorti della popolazione da loro portata allo stremo, tale popolazione comprende giocoforza anche quella ebrea non appartenente all’élite e anch’essa vittima degli stessi aguzzini.

Per chi non avesse letto il nostro libro Avrai altro Dio, o comunque non si sia mai addentrato nel testo biblico, dobbiamo ricordare che, contrariamente al messaggio fuorviante voluto trasmettere dal cattolicesimo, il Signore dell’Antico Testamento (Yahweh Elohim) nel Pentateuco non appare mai come un padre buono di tutta l’umanità ma, al contrario, si presenta sempre in prima persona unicamente come il Dio del popolo d’Israele, da lui stesso definito il “popolo eletto” e “una proprietà particolare” che dovrà dominare su tutte le altre nazioni della terra che dovranno perire per mano di Dio.

Anche in altri libri, come quello di Ezechiele, è molto chiaro il fatto che si parli di un Dio esclusivo per il popolo d’Israele.

[…] Così dice il Signore Dio: Quando io scelsi Israele e alzando la mano giurai per la stirpe della casa di Giacobbe, apparvi loro nella terra d’Egitto e alzando la mano giurai per loro dicendo: «Io sono il Signore, vostro [degli Israeliti] Dio».

Allora alzando la mano giurai di farli uscire dalla terra d’Egitto e condurli in una terra scelta per loro, stillante latte e miele, che è la più bella fra tutte le terre. Dissi loro: «Ognuno getti via gli abomini che sono sotto i propri occhi e non vi contaminate con gli idoli d’Egitto. Io sono il Signore, vostro [degli Israeliti] Dio».

Ezechiele, 20,5

Ho anche stabilito la mia alleanza con loro, per dar loro la terra di Canaan, la terra delle loro migrazioni, nella quale furono forestieri.

Esodo, 6,4

«Ora, se darete ascolto alla mia voce e custodirete la mia alleanza, voi sarete per me una proprietà particolare tra tutti i popoli; mia infatti è tutta la terra! Voi sarete per me un regno di sacerdoti e una nazione santa». Queste parole dirai agli Israeliti.

Esodo, 19,5

Ricordati invece del Signore, tuo Dio, perché egli ti dà la forza per acquistare ricchezze, al fine di mantenere, come fa oggi, l’alleanza che ha giurato ai tuoi padri.

Ma se tu dimenticherai il Signore, tuo Dio, e seguirai altri dèi e li servirai e ti prostrerai davanti a loro, io attesto oggi contro di voi che certo perirete! Perirete come le nazioni che il Signore sta per far perire davanti a voi, se non avrete dato ascolto alla voce del Signore, vostro Dio.

Deuteronomio, 8,18

Da questi versi si comprende chiaramente l’univocità del rapporto tra il Dio biblico e quel solo popolo da lui prescelto, a scapito delle altre nazioni che sono addirittura destinate a perire.

Gli ultimi versi da noi citati di Deuteronomio sono chiari nello specificare che la contropartita che avrà Israele mantenendo l’alleanza con Dio è che avrà da questi la forza per acquistare ricchezze: «perché egli ti dà la forza per acquistare ricchezze, al fine di mantenere, come fa oggi, l’alleanza che ha giurato ai tuoi padri».

Tutto questo è perfettamente in linea con tutti i libri del Pentateuco, dai quali emergono sempre e solo promesse di Dio legate a contropartite materiali, in termini di conquiste di territori e beni fisici, senza che venga mai fatto il minimo accenno alla spiritualità e alla conquista di quella ricchezza interiore e della vita dopo la morte che il cattolicesimo mette al primo posto tra le finalità/ricompense di una vita morigerata e dedita agli altri che, al contrario, non vanno conquistati con violenza e sottomessi per arricchirsi al fine di dominarli. 

Dio stipula con il suo popolo un’alleanza perenne (chiamata Antico Testamento), eterna, che dimostra linsussistenza della successiva Nuova Alleanza di Gesù (chiamata Nuovo Testamento) proposta dal cristianesimo, in quanto contraddirebbe il patto di Dio Padre che, essendo onnisciente e onnipotente, non avrebbe mai potuto promettere qualcosa che sarebbe poi stato cancellato poco dopo con un colpo di spugna.

Accettare questa fallacità del patto di Dio Padre significa accettare la nullità della parola di Dio e negarne l’onnipotenza e l’onniscienza, in quanto Dio non avrebbe potuto non sapere cosa avrebbe fatto suo figlio (incarnazione di se stesso) poco dopo e sottoscrivere a priori un patto nullo.

Ecco i versi biblici che spiegano quanto l’alleanza sia perenne e inviolabile e imponga in modo imprescindibile la festività del sabato e la circoncisione dei bambini, tutti temi in discordanza con il credo cattolico che festeggia la domenica e non prevede la circoncisione:

Io do a te, ai tuoi figli e alle tue figlie con te, per legge perenne, tutte le offerte di cose sante che gli Israeliti preleveranno per il Signore.

È un’alleanza inviolabile, perenne, davanti al Signore, per te e per la tua discendenza con te.

Numeri, 18,19

Quando avrà otto giorni, sarà circonciso tra voi ogni maschio di generazione in generazione, sia quello nato in casa sia quello comprato con denaro da qualunque straniero che non sia della tua stirpe.

Deve essere circonciso chi è nato in casa e chi viene comprato con denaro;

così la mia alleanza sussisterà nella vostra carne come alleanza perenne.

Il maschio non circonciso, di cui cioè non sarà stata circoncisa la carne del prepuzio,

sia eliminato dal suo popolo: ha violato la mia alleanza.

Genesi, 17,12

Ogni giorno di sabato lo si disporrà davanti al Signore perennemente da parte degli Israeliti:
è un’alleanza eterna.

Levitico, 24,8

In questo scenario di estremo nazionalismo spinto all’ennesima potenza, il Dio biblico dà al suo popolo la chiave per poter dominare l’umanità per i millenni successivi, spiegando come usare lo strumento del debito e dell’usura per sopraffare le altre nazioni.

L’alleanza tra il Signore e il suo popolo eletto è talmente forte e viva da essere ricordata anche nella preghiera ebraica del Kiddush (santificazione):

Ringraziamo il Signore di averci eletto fra tutti i popoli, di averci dato il sabato ed averlo consacrato, come conclusione dell’opera della creazione. E poiché il vino è il simbolo della gioia, proprio su di esso pronunciamo la benedizione, consacrando questo giorno.

Ma addentriamoci ora nel testo biblico per leggere, nero su bianco, quale sia la parola del Signore.

Quando il Signore, tuo Dio, ti benedirà come ti ha promesso, tu farai prestiti a molte nazioni, ma non prenderai nulla in prestito. Dominerai molte nazioni, mentre esse non ti domineranno

Deuteronomio, 15,6

Allo straniero potrai prestare a interesse, ma non al tuo fratello, perché il Signore, tuo Dio, ti benedica in tutto ciò a cui metterai mano, nella terra in cui stai per entrare per prenderne possesso.

Deuteronomio, 23,21

Se tu presti denaro a qualcuno del mio popolo, all'indigente che sta con te, non ti comporterai con lui da usuraio: voi non dovete imporgli alcun interesse.

Esodo, 22,24

Emerge chiaro come il debito sia lo strumento di domino sugli altri e come, con spirito nazionalista, Dio indirizzi il suo popolo eletto ad utilizzare tale “arma” contro gli stranieri delle altre nazioni ma imponga che non venga rivolta contro i propri fratelli israeliti.

E non si limita a questo ma impone anche: non prenderai nulla in prestito. Dominerai molte nazioni, mentre esse non ti domineranno.

È talmente chiaro che il prestito a interesse sia uno strumento di dominio e controllo che Dio lo elenca anche nelle maledizioni cui andrà incontro il suo popolo qualora non rispettasse le sue leggi:

Ma se non obbedirai alla voce del Signore, tuo Dio, se non cercherai di eseguire tutti i suoi comandi e tutte le sue leggi che oggi io ti prescrivo, verranno su di te e ti colpiranno tutte queste maledizioni: […]

Genererai figli e figlie, ma non saranno tuoi, perché andranno in prigionia. Tutti i tuoi alberi e il frutto del tuo suolo saranno preda di un esercito d'insetti. Il forestiero che sarà in mezzo a te si innalzerà sempre più sopra di te e tu scenderai sempre più in basso.

Egli farà un prestito a te e tu non lo farai a lui.

Egli sarà in testa e tu in coda.

Tutte queste maledizioni verranno su di te, ti perseguiteranno e ti raggiungeranno, finché tu sia distrutto, perché non avrai obbedito alla voce del Signore, tuo Dio, osservando i comandi e le leggi che egli ti ha dato. Esse per te e per la tua discendenza saranno sempre un segno e un prodigio.

Deuteronomio, 28,15

È eloquente la gravità della maledizione che vedrebbe la mancata supremazia del suo popolo sugli stranieri, tantopiù se dovuta ai prestiti contratti:

Egli farà un prestito a te e tu non lo farai a lui. Egli sarà in testa e tu in coda. 

Non è un caso che, ai vertici della finanza mondiale, vi siano da sempre famiglie dell’élite ebraica.

Ribadiamo di non essere animati dal benché minimo sentimento antisemita ma di rilevare semplicemente i fatti reali, documentali, storici e attuali, che nessuno può negare, e che non riguardano il popolo ebraico in sé ma solo una ristretta élite ebraica, che ha collocato i propri noti scudieri ai vertici di tutti i settori cruciali per le vicende umane come: finanza, economia, sanità, scienza, cultura/università, commercio, industria alimentare nonché i colossi del web, quelli farmaceutici e praticamente tutte le grandi major cinematografiche e i grandi network dell’informazione e della produzione musicale.

Con questo immenso arsenale l’opinione pubblica viene assolutamente condizionata sui temi sociali, sanitari, economici e climatici e indirizzata a piacimento anche con il “democratico” ausilio di politici che diventano semplicemente i camerieri dell’élite dominante.

Vediamo quindi che, per quanto possano essere condivisibili, i pensieri e le parole di Bergoglio siano in netto contrasto con la parola e, soprattutto, la volontà del Dio d’Israele, che aveva espressamente spiegato al proprio popolo quale arma utilizzare per dominare su tutte le altre nazioni e istituire proprio quella situazione di dominio che lo stesso Bergoglio condanna con la frase:

«tutto questo non è economia, è solo prepotenza, violenza, è solo un assetto predatorio da cui liberare l’umanità».

Con queste parole Bergoglio espone come negativi gli stessi concetti che Dio, invece, vanta come fine ultimo delle pratiche economiche che impone agli israeliti.

Bergoglio predica, quindi, di liberare l’umanità da un sistema che proprio il Dio che fa capo alla sua religione ha insegnato e voluto istituire.

Questa e altre assolute contraddizioni sono proprio ciò che abbiamo trattato, riportando tutti i versi biblici, nel nostro libro Avrai altro Dio, dove vengono approfonditi anche il Nuovo Testamento e le figure del Cristo e degli apostoli, anche in relazione ai culti solari e alla filosofia su cui è stata costruita la religione cattolica, nonché la deriva massonica e pagana del Vaticano e di Bergoglio, del quale trattiamo anche l’illegittimità dell’elezione a seguito delle volutamente invalide dimissioni sottoscritte da papa Ratzinger.

Tutto il sistema economico occidentale è basato sul debito, i cittadini sono stretti nella morsa del debito privato i cui interessi ne prosciugano le finanze, la stessa generazione della moneta non avviene più sulla base delle riserve auree di un paese, ma il denaro viene stampato dal nulla dalle banche centrali, (che sono private in quanto di proprietà degli altri istituti bancari) e ceduto a debito agli stati, gravato da interessi che potranno essere ripagati solo con altro denaro preso sempre a debito, innescando quindi una spirale perversa per cui la sola circolazione di denaro genera debito pubblico matematicamente impossibile da estinguere e che, anzi, si auto alimenta.

Il debito pubblico è proprio ciò che poi strozza le politiche nazionali e le costringe a programmi di austerità e sottomissione alle stringenti direttive di istituzioni burocratiche non elette dal popolo, come la Commissione Europea, che supervisiona, approva, nega o modifica le scelte del Parlamento Europeo, annientando così qualsiasi spiraglio della tanto proclamata “democrazia” di cui tutti i politici si riempiono la bocca, pur essendo perfettamente consci che qualsiasi decisione dipenda, in ultima istanza, dall’approvazione da parte dei burocrati della Commissione Europea che, non essendo eletta dai cittadini, è la negazione stessa della democrazia.

Una realtà nella quale il popolo non può decidere di cambiare i vertici che ne dettano le sorti non può essere chiamata democrazia ma deve, invece, essere correttamente definita “regime dittatoriale” o “tirannia”.

Ogni volta che leggiamo:

“lo dice l’Europa”,

dobbiamo di fatto leggere:

“lo dice l’élite non eletta e antidemocratica che ci illude di essere in una democrazia”. 

Tornando al testo biblico, l’evidente paradosso di cui sopra si spiega chiaramente con il fatto che “qualcuno”, duemila anni fa, abbia voluto usurpare il Dio d’Israele per trasformarlo nel padre buono di tutta l’umanità; cosa che è una pura invenzione teologica cattolica in contraddizione netta con il testo biblico.

Chiunque può prendere atto di questo semplicemente dedicandosi alle letture dei passi che la liturgia cattolica si guarda bene dall’esporre nel catechismo o nelle letture della messa. Invito sempre i miei lettori a leggere sempre più la Bibbia per rendersi conto di ciò che riporta e che viene invece taciuto ai più.

Alla luce di quanto esposto e vedendo la questione dal punto di vista religioso, non possiamo neanche biasimare gli attuatori di tale sistema perverso di dominio e controllo perché, di fatto, si è perfettamente compiuta la volontà del “loro Dio” con il controllo sulle altre nazioni.

Mentre la conquista della tanto famosa “terra promessa” (che secondo la Bibbia doveva comprendere l’enorme territorio tra il Nilo, in Egitto, e l’Eufrate, in Mesopotamia) si è rivelata chiaramente un fallimento di quel Dio, che causa ancora troppi morti dopo migliaia di anni, non si può dire lo stesso del reale controllo sull’umanità intera o, almeno, sul mondo occidentale.

Uno dei fattori fondamentali che hanno consentito alla cosiddetta “finanza ebraica” – basata sul debito e l’imposizione di interessi – di prendere il sopravvento, è stata sicuramente la stessa predicazione cattolica, che considerava peccaminoso generare denaro dal denaro attraverso l’imposizione di interessi, pratica vietata anche nella finanza islamica.

In particolare, il decreto 67 del Concilio Lateranense IV (1215) sanciva che, mentre ai cristiani era vietato esercitare il prestito a fronte di interessi, agli ebrei era pienamente consentito purché questi non strozzassero i cristiani con interessi gravi e smodati.

Ecco allora che i pochi sparuti esponenti dell’unica religione che, non solo non vietava l’usura ma la incentivava come strumento di dominio sugli stranieri, ebbero campo libero per costruire il proprio primato e dominio sul pianeta. L’attuale sistema prese il volo quando furono proprio loro a istituire le prime botteghe orafe in Italia e nelle Fiandre che rilasciavano le cosiddette note di banco (perché firmate dall’orafo sul suo banco di lavoro) a chi consegnava loro un corrispettivo in oro.

Nei suoi viaggi commerciali, il possessore della nota di banco poteva esigere indietro il corrispettivo in oro presso altre botteghe orafe di altre città, o straniere, senza dover trasportare il proprio oro.

Alcuni orafi capirono poi che potevano guadagnare enormemente emettendo note di banco in prestito a fronte di interessi, in funzione delle riserve auree che avevano in bottega e non solo in funzione dell’oro lasciato in pegno dal cliente; le note di banco diventarono presto quelle che tutti conosciamo col nome di banconote e l’attività degli orafi divenne quella dei primi istituti bancari che, dal rinascimento, prestavano banconote a fronte di interessi.

Nascono così le grandi dinastie di banchieri ebrei che ora dominano il mondo e che hanno sempre tratto immensi profitti dalle guerre, finanziando industrie e regnanti su entrambi i fronti in lotta, compreso il Vaticano.

Da quanto abbiamo appena esposto emerge il vero motivo che sta alla base del paradosso delle parole di Bergoglio, cioè l’appropriazione da parte del cattolicesimo di quel Dio che era, ed è, il Signore che strinse un’alleanza eterna unicamente con il popolo da lui prescelto, affinché dominasse sulle altre nazioni, non certo un Dio di amore universale come quello che vuole fantasiosamente proporre il cattolicesimo, scontrandosi immancabilmente con la cruda realtà che emerge dallo stesso testo biblico.

Non va lasciato in secondo piano il fatto che poche famiglie di banchieri ebrei (Rothschild, Warburg, Lehman e altri che elenchiamo sotto) posseggano e controllino direttamente, o attraverso altre società finanziarie, le grandi banche di tutto il mondo – comprese le banche centrali e lo stesso Fondo Monetario Internazionale – e siano le fautrici della famigerata globalizzazione che ha portato al tracollo il mondo intero e i diritti civili e costituzionali degli stati sovrani che non sono più proprietari neanche della propria moneta.

Ricordiamo che la sovranità monetaria è il primo fondamentale elemento necessario alla determinazione della sovranità di un popolo.

Ovviamente, tutto questo scenario, è assolutamente funzionale al controllo mondiale da parte dell’élite, in quanto allarga la forbice tra i pochi ricchi e la massa povera soggiogata di cui parla Bergoglio, al quale vogliamo però ricordare che, lui stesso, è uno dei fautori e promotori di questa globalizzazione, nella quale una parte di rilievo ha avuto l’ordine dei gesuiti, di cui lui è il più conosciuto esponente attuale.

Si sono formati presso i gesuiti innumerevoli capi di stato e i servi del sistema come Mario Monti e l’ex presidente della BCE Mario Draghi, entrambi legati a doppio filo alla banca Goldman Sachs - fondata appunto dai due ebrei Marcus Goldman e Samuel Sachs – altri allievi noti sono Ciampi, Obama, nonché Herman Van Rompuy e Jose Barroso, rispettivamente ex presidenti del Consiglio Europeo e della Commissione Europea.

I massimi vertici dell’UE, nominati e mai eletti dai cittadini, sono uomini dei gesuiti, che controllano tutto, compreso il Vaticano con quel Bergoglio che, con sfacciata ipocrisia, si esterna in queste frasi ad effetto sull’economia criminale che proprio il suo ordine ha voluto istituire. Inutile dire che, chi possiede la generazione della moneta, chi possiede le banche e le finanziarie e le agenzie di rating controlla i mezzi d’informazione, il cinema, la tv, la sanità, le istituzioni scientifiche e, appunto, i politici.

Questi sono tutti elementi fondamentali per attuare e mantenere il controllo sulla popolazione, che deve essere tenuta talmente impegnata alla propria sopravvivenza in condizioni di crescente povertà che non le consentano di dedicare energie alla comprensione di ciò che le sta accadendo, il tutto sotto il condizionamento dei mezzi d’informazione pilotata del sistema e delle grandi compagnie cinematografiche e dei network televisivi di proprietà dei soliti noti.

Di fatto vi sono due cose che accomunano molti vertici di tutte le istituzioni mondiali: essere di origine ebraica o essere stati formati dall’ordine dei gesuiti.

A titolo esemplificativo ecco solo alcuni dei numerosi noti individui e filantropi benefattori di cui sopra che, “casualmente”, sono stati "plasmati" dai gesuiti o sono di origine ebraica (seppure la popolazione ebraica conti un numero inferiore all’1% di quella mondiale).

Dalla seguente lista (che per pietà nei confronti del lettore proponiamo infinitamente più corta di quanto potrebbe effettivamente essere) si può capire facilmente anche come l’economia e l’informazione in mano ai pochi "eletti" possano controllare tante vite e tante menti, condizionate dalle programmazioni dei media, del cinema e dai social network.

Alcuni nomi della Politica e della Finanza

  • Christine Lagarde: Presidente della Banca Centrale Europea nasce da padre di famiglia ebraica.
  • Marcus Goldman: Ha fondato la banca d'investimento Goldman Sachs, che è diventata una delle principali istituzioni finanziarie del mondo, è di origine ebraica.
  • Samuel Sachs: Cofondatore della banca Goldman Sachs è di origine ebraica.
  • Lloyd Blankfein: Ex CEO di Goldman Sachs è di origine ebraica ed è noto per la sua carriera nel settore finanziario.
  • David Solomon: Attuale CEO di Goldman Sachs, è ebreo.
  • Mario Monti: advisor di Goldman Sachs ed ex Presidente del Consiglio italiano è stato formato presso i gesuiti.
  • Mario Draghi: ex Managing Director di Goldman Sachs, ex governatore della Banca d’Italia, ex presidente della Banca Centrale Europea, ex Presidente del Consiglio italiano è stato formato presso i gesuiti.
  • Sergio Mattarella: Il Presidente della Repubblica Italiana è stato formato presso i gesuiti.
  • Angela Merkel: L'ex Cancelliera della Germania è stata formata presso i gesuiti.
  • Herman Van Rompuy: ex Presidente del Consiglio europeo è stato formato presso i gesuiti.
  • Joe Biden: Il 46º Presidente degli Stati Uniti ha frequentato la St. Joseph's Preparatory School, una scuola cattolica di Philadelphia gestita dai gesuiti.
  • Bill Clinton: ex Presidente degli Stati Uniti è stato formato presso i gesuiti.
  • George W. Bush: L'ex Presidente degli Stati Uniti ha frequentato la St. Ignatius College Preparatory School, una scuola gesuita a Houston.
  • Jacob Schiff: È stato un banchiere ebreo askenazita tedesco-americano noto per il suo ruolo di leadership nella Kuhn, Loeb & Co., una delle principali banche d'investimento degli Stati Uniti nel tardo XIX e primo XX secolo.
  • Salomon Brothers: L'azienda di intermediazione finanziaria è stata fondata da Abraham, Haym, Henry e Percy Salomon, una famiglia di banchieri ebrei tedeschi.
  • Kristalina Georgieva: Presidente del Fondo Monetario Internazionale ed ex direttrice generale della Banca Mondiale è di famiglia ebraica.
  • Felix M. Warburg: È stato un banchiere ebreo askenazita tedesco-americano e filantropo attivo nel mondo bancario e finanziario.
  • Bob Diamond: L'ex amministratore delegato di Barclays è di origine ebraica.
  • Alan Greenspan: L'ex presidente della Federal Reserve, la banca centrale degli Stati Uniti, è di origine ebraica.
  • Meyer Amschel Rothschild: È stato il fondatore della dinastia bancaria Rothschild ebrea askenazita, una delle più influenti dinastie finanziarie del XIX secolo.
  • Warren Buffett: Anche se non è un banchiere tradizionale, Warren Buffett è uno dei più noti investitori e imprenditori del mondo, ed è di origine ebraica.
  • Antonin Scalia: L'ex giudice associato della Corte Suprema degli Stati Uniti ha studiato alla Xavier High School, una scuola gesuita a New York.
  • Jamie Dimon: CEO di JPMorgan Chase, una delle più grandi banche negli Stati Uniti è di origine ebraica.
  • George Soros: È un famoso investitore, filantropo e autore, noto per le sue attività finanziarie e filantropiche.

Presidente dell’Accademia Ungherese delle Scienze e delle Open Society Foundations, cui fa capo anche Open del giornalista Enrico Mentana, la società italiana che si occupa di etichettare come “fake news” le informazioni scomode al sistema che vengono diffuse in rete da chi vuole che la popolazione sappia come stanno le cose e sulla quale si basano le censure di famosi social network.

Le ONG della Open Society di Soros sono quotidianamente attive nel “salvataggio” degli immigrati africani che sbarcano sulle coste italiane. Soros fu l’autore dell’attacco speculativo alla lira che nel 1992 portò l’Italia sull’orlo del baratro e al tracollo finanziario.

Così scrive L’Huffington Post di quell’operazione:

“L'azione di Soros nel 1992 - la vendita di lire allo scoperto comprando dollari - costrinse la Banca d'Italia a vendere 48 miliardi di dollari di riserve per sostenere il cambio, portando a una svalutazione della nostra moneta del 30% e l'estromissione della lira dal sistema monetario europeo. Per rientrare nello Sme, il governo italiano fu obbligato a una delle più pesanti manovre finanziarie della sua storia - circa 93 mila miliardi di lire - al cui interno, tra le tante misure, fece per la prima volta la sua comparsa l'imposta sulla casa (Ici), oggi divenuta Imu.

Soltanto cinque mesi prima il presidente del consiglio di allora Giuliano Amato, proprio a causa della difficile situazione economica in cui versava il nostro Paese anche prima dell'attacco speculativo di Soros, era stato obbligato a dare il via libera al prelievo forzoso del 6/1000 sui conti correnti nella notte tra il 9 e 10 luglio.

 

Alcuni nomi del WEB e dei Social Networks

  • Larry Page: Fondatore di Google, nasce da madre ebrea, ricordiamo che per gli ebrei la discendenza matrilineare è fondamentale per la continuità della linea di sangue.
  • Sergey Brin: Cofondatore di Google è nato in una famiglia di ebrei russi.
  • Sundar Pichai: CEO di Google (proprietaria anche di Youtube) e Alphabet Inc. è di famiglia ebrea.
  • Tim Cook: CEO di Apple, ha riferito in alcune interviste che uno dei professori che lo hanno influenzato di più è stato un prete gesuita di nome Father Ted.
  • Mark Zuckerberg: fondatore, presidente e CEO di Facebook/Meta, Instagram, Whatsapp, Messenger, Oculus, nel 2011 si posizionò primo nella classifica degli "Ebrei più influenti del mondo" redatta dal Jerusalem Post.
  • Eduardo Saverin: Uno dei co-fondatori di Facebook ed ex presidente dell'azienda è di origine ebraica.
  • Jimmy Wales: fondatore e presidente di Wikipedia è ebreo. Quella che viene descritta come l’enciclopedia libera ed è una dei principiali strumenti di formazione e indottrinamento delle masse è in realtà quotidianamente “modellata” e censurata ad arte secondo i dettami del sistema. Qualsiasi integrazione, seppur vera, che non sia compiacente al pensiero unico viene bannata, modificata o screditata.

 

Alcuni nomi dei Network Televisivi e dell’Entertainment

  • Bob Chapek: CEO di Walt Disney Company fino al 2022 è di famiglia ebrea.
  • Bob Iger: CEO di Walt Disney Company dal 2023 è di famiglia ebrea. Diventato presidente della Disney nel 2000, è succeduto a Michael Eisner come amministratore delegato cinque anni più tardi. È stato il responsabile dell'acquisto da parte di Disney dei marchi Pixar nel 2006 (che all'epoca era di proprietà di Steve Jobs), Marvel nel 2009, Lucasfilm nel 2012 e 21st Century Fox nel 2019. Nel novembre del 2022 ha ripreso il ruolo di CEO in Disney, succedendo ad un altro ebreo: Bob Chapek.
  • Robert Bakish: presidente di Paramount e di Viacom/CBS è ebreo.
  • David Zaslav: CEO e presidente della Warner Bros e di Discovery Inc. è ebreo. Nel suo curriculum anche le emittenti: Bravo, CNBC World, SCI FI, ShopNBC, Sleuth, Telemundo, Telemundo Puerto Rico, mun2, Trio, Universal HD, USA Network, NBC Weather Plus and the Olympics on cable. Zaslav ha nanche supervisionato NBC Universal, A&E, The History Channel, The Biography Channel, National Geographic International,  Sundance Channel e TiVo.
  • Tony Vinciquerra: CEO di Sony Pictures Entertainment è ebreo.
  • Jennifer Salke: presidente di NBC Entertainment e alla testa di Amazon Studios è ebrea.
  • Harry e Jack Cohn: I due fratelli fondatori della Columbia Pictures erano massoni ebrei

 

Alcuni nomi dell’Industria

  • Albert Bourla: presidente della casa farmaceutica Pfizer è ebreo.
  • Noubar Afeyan: presidente della casa farmaceutica Moderna si è diplomato alla scuola gesuita Loyola High School di Montreal.
  • John Elkann: nipote di Gianni Agnelli e attuale presidente di Stellantis (FCA), Ferrari, GEDI Gruppo Editoriale e Fondazione Giovanni Agnelli, è figlio primogenito di Margherita Agnelli e del suo primo marito Alain Elkann, scrittore e giornalista presso La Stampa di Torino e figlio del banchiere e rabbino ebreo Jean-Paul Elkann.
  • Laurence Douglas Fink: Fondatore, presidente e amministratore delegato del fondo Black Rock, è di famiglia ebraica. BlackRock è uno dei principali azionisti di migliaia di aziende in tutto il mondo, aziende rilevanti nei settori dell'energia, chimica, trasporti, agroalimentari, aeronautica, immobiliare. È (o è stato) il principale azionista singolo delle società finanziarie JPMorgan Chase, Bank of America e Citibank, Apple, McDonald's, Nestlé (sino ad agosto 2015) e delle società energetiche Exxon Mobil e Shell. È anche azionista di peso di Deutsche Bank, Intesa Sanpaolo, BNP, ING. Fink ha preso accordi con Zelensky insieme a JP Morgan per la ricostruzione dell’Ucraina, sulla quale il fondo Black Rock ha allungato le mani destinando la nazione a diventare praticamente una sua proprietà.
  • Rob Kapito: Cofondatore di Black Rock è di famiglia ebraica.

Non volendo essere accusati di fare liste "scomode", riportiamo il link alla lista degli uomini ebrei della finanza americana pubblicata dalla stessa Wikipedia di sistema:

https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_Jewish_American_businesspeople_in_finance

 

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